Tirreno-Adriatico 2017, Ganna trova la prima fuga della carriera
Sono venuti da Filippo Ganna e da Rui Costa i due guizzi giornalieri della UAE Team Emirates nella 5^tappa della Tirreno-Adriatico 2017. Dopo un avvio ad alta velocità e alcuni tentativi di allungo non andati a segno, Ganna si è accodato all’attacco giusto e con altri 10 corridori ha dato vita a una fuga che, con l’iniziale benestare del gruppo, ha toccato un vantaggio massimo di 3’15”.
Nell’avvicinarsi al primo Gpm di giornata, quello di Capo di Monte, gli inseguitori hanno accelerato con decisione il passo e si sono riportati sulla fuga, neutralizzandola attorn ai 110 km di corsa.
Questa è stata la prima fuga di Filippo Ganna da professionista.
Ad altissima velocità il gruppo ha raggiunto la parte finale del percorso e si è assottigliato nel passaggio sul muro di Capodarco. A 25 km dal traguardo, si è mosso Rui Costa, al comando della corsa assieme a Kreuziger e Rosa nel secondo passaggio da Fermo, su un muro con pendenze superiori al 20%.
Il terzetto ha guadagnato qualche metro sul gruppo e, raggiunto da Caruso, ha condotto la gara per due chilometri. Annullata l’azione, Rui Costa si è assestato nel gruppetto degli uomini di classifica e ha resistito fino ai – 5 km, quando Quintana ha provato una rasoiata, riducendo il drappello a 12 corridori, che si sono giocati il successo di tappa in una volata vinta da Sagan. Il portoghese dell’UAE Team Emirates ha tagliato il traguardo con 50″ di ritardo (22°) e in classifica generale occupa ora la 17^posizione a 3’09” da Quintana.
“Ho cercato di anticipare unendomi alla fuga e poter poi essere da supporto per Rui e Mohoric, i due nostri corridori con maggiore potenziale per il finale di gara – ha spiegato Ganna – Purtroppo, la mia prima fuga tra i professionisti non è durata a lungo come avrei voluto, dato che poco dopo metà gara il gruppo è ritornato su di noi ad altissima velocità“.
E’ affidato al ds Marzano, alla guida della squadra emiratina assieme al collega Maini, il commento sulla tappa: “Si è corso ad altissima velocità, questo non ha consentito a una fuga importante di prendere il largo per giocarsi la vittoria, come invece ci si sarebbe potuti aspettare.
Ganna si è infilato in un’azione che non ha trovato il giusto spazio, ma ha comunque potuto saggiare la propria condizione: per Filippo, questa di una corsa a tappe World Tour è una nuova esperienza e sta sondando le proprie potenzialità.
Rui Costa ha corso coperto fino all’ingresso nella fase calda di gara: sapendo di non avere una condizione pari a quella dei migliori scalatori, ha scelto di provare ad anticipare, verificando se i big si controllassero. Purtroppo, non ci sono stati tentennamenti“.
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